Voglio provare ad andare contro corrente e pensare a cosa mi ha regalato quest’anno, invece a quello che mi ha tolto.

Quest’anno ho imparato quanto è importante il “qui e ora”, quanto sia inutile il voler programmare tutto ad ogni costo, quando non puoi controllare gli eventi e ciò che ti succede.

Sarà banale, ma ho rafforzato l’idea che non c’è niente di più importante della salute, niente al mondo ha più importanza. Quando viene a mancare tutto vacilla e perde significato.

La famiglia, gli affetti sono la sostanza della vita, da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano. Senza la mia famiglia, senza sapere che loro stanno bene, non riesco ad essere serena.

Le mie bambine sono la mia forza, ho pensato spesso a come sarebbe stato difficile affrontare tutto quest’anno senza di loro. Sicuramente non ho dato sempre il meglio di me come mamma, ho perso spesso la pazienza e ho lasciato che l’istinto prevalesse sulla ragione, però è grazie a loro se ho superato anche i momenti più difficili.

Quest’anno ho capito quanto l’amore debba essere coltivato, quanto dopo anni non si possa dare per scontato nulla, quanto sia importante il dialogo, anche se non è il mio forte.

Quest’anno ho vissuto momenti di grande gioia ed emozione, la nascita del mio nipotino Edoardo, e di tanti bimbi speciali.

Il mio lavoro ha avuto degli arresti, ma anche tante nuove opportunità per stare vicino ale donne e alle famiglie, seppur con modalità diverse.

Un anno tutt’altro che semplice, che non finisce nel migliore dei modi, che mi ha fatto piangere, stare in ansia, mi ha fatto mettere da parte tanti desideri, e ma mi ha permesso di conoscere il mio carattere ancora meglio, le mie fragilità e mi ha dato la carica per voler partire con nuovo slancio.

Nessun buon proposito, non ce n’è bisogno, solo la voglia di poterci toccare, abbracciare e di vivere nuovamente il piacere dello stare insieme alle persone amate.