Lo sapevi la gravidanza in realtà dura 18 mesi?
Ma come, dirai, non è possibile! Ed invece è proprio così.
Si parla di endogestazione, quando la gravidanza è dentro la pancia della mamma e dura circa 9 mesi e di esogestazione quando si parla dei primi 9 mesi di vita del neonato, una vera e propria gravidanza fuori dalla pancia!
Avrete imparato che la gravidanza viene divisa in trimestri e lo stesso avviene per i primi nove mesi si vita del vostro bambino.
Un neonato nasce molto immaturo, quindi occorrono molti mesi dopo il parto di contatto stretto e cure tra mamma e bambino perchè sia raggiunga un minimo di autonomia.
Andiamo ad osservare trimestre per trimestre quello che succede alla mamma e al bambino.
Primo trimestre
Pensando a una parola, ADATTAMENTO , è quella che meglio si riferisce ai primi tre mesi post parto.
Il tuo bambino reale è diverso dal bambino immaginato in gravidanza, felicità e preoccupazione si mischiano; il lavoro di mamma, ti accorgerai presto che è h 24.
La stanchezza è l’altra compagna che ti accompagnerà in questo primo periodo.
Il tuo ruolo cambia, da figlia, diventi madre e così il tuo senso di responsabilità.
Tu mamma appena nata sei immersa in un mare di latte e lacrime, di prolattina e ossitocina, ormoni responsabili della voglia di pensare solo al tuo bambino e di chiuderti un po’ rispetto al mondo e che fanno venir fuori il tuo istinto materno.
La prolattina deprime il desiderio sessuale e il tuo patner in questa fase passa un po’ in secondo piano.
Allattando aumentano in circolo anche le endorfine, l’ormone del piacere, allattare infatti è una grande gratificazione, una ricompensa che fa venir voglia di ripetere questa azione.
I primi tre mesi sia tu, sia il tuo bambino avete bisogno di adattarvi, di prendere confidenza l’uno con l’altro, di conoscervi e prendere il ritmo in questa nuova vita.
E’ il periodo forse più impegnativo dell’esogestazione. Il piccolo ha bisogno costante di essere accudito, si orienta prevalentemente tramite tatto e olfatto e ha molto bisogno di essere contenuto e protetto dagli stimoli esterni.
Secondo trimestre
Il secondo trimestre di esogestazione, come in gravidanza, è caratterizzato dalla SIMBIOSI, dalla gratificazione, dalla conoscenza ormai assodata con il proprio bimbo.
L’adattamento ha raggiunto un equilibrio. Il tuo bambino è più stabile ha livello fisico, è più sicuro e tranquillo; inzia ad interagire anche con gli altri e sorride.
Ti senti più sicura, il periodo dell’incertezza sembra essere passato per far spazio alla gratificazione.
Il tuo bambino è più prevedibile e comprensibile nelle sue richieste, e tu più centrata e dentro al nuovo ruolo.
Terzo trimestre
Dai 6 ai 9 mesi, come i mesi che precedono il parto, inizia la SEPARAZIONE, il piccolo capisce di essere altro rispetto alla mamma, mette i denti, comincia lo svezzamento, sta seduto, gattona o addirittura c’è chi verso i 9 mesi inzia a camminare.
Nei bambini sono chiari i segnali di ambivalenza tra desiderio di autonomia e paura dell’abbandono. Aumentano i risvegli notturni, ci sono periodi di attaccamento estremo alla mamma, comincia la paura dell’estraneo. Non sorride più a tutti e non va più in braccio a chiunque.
Hai come la sensazione di tornare indietro, di ricominciare tutto da capo, ed invece, stai serena perchè è solo una fase di passaggio.
Probabilmente dovrai rientrare a lavoro e questo porterà preoccupazione, però hai anche bisogno di riscquistare spazio e tempo per te.
Alla fine dei 9 mesi il tuo bambino riesce ad interiorizzare la tua figura di mamma, sa che esisti anche se non sei davanti ai suoi occhi e che tornerai!

Ci tengo a ricordarvi sempre che ogni bambino è diverso dall’altro, tutti i bimbi arrivano a raggiungere determinate tappe di crescita, chi prima, chi dopo; quindi i paragoni non servono a niente, se non a creare ansia.
La crescita dei bambini non è mai lineare e priva di ostacoli. Spesso ci sono momenti di arresto, cambiamenti, e necessità di confronto e si aiuto.
Vi accorgerete bene presto che spesso le soluzioni sono quelle più semplici, che il vostro istinto prevale e che ha sempre ragione. Vivete gli sbagli, che naturalmente ci saranno, come occasione per imparare e migliorarvi.
Il vostro piccolo cresce e voi con lui in questo nuovo ruolo di genitori, difficile, ma ricco di soddisfazioni.