Da sempre ho avuto una grande affinità con l’ elemento dell’acqua, e ricorre spesso come elemento preponderante in molti aspetti della mia vita, e di conseguenza anche nella mia professione.
Già dall’antichità, quasi tutte le grandi civiltà del passato conoscevano le proprietà benefiche e purificanti dell’acqua e praticavano quella che oggi chiamiamo idroterapia.
Si iniziò ad applicare l’idroterapia anche alla gravidanza solo agli inizi del 1800, infatti è in quegli anni che si ha la prima notizia documentata di parto in acqua, in Francia. Si dice che dopo 48 ore di travaglio, una puerpera esausta, si immerse in una vasca d’acqua calda per rilassarsi e vi partorì suo figlio in breve tempo.
Poi nel 1963 fu Charkovsky a cominciare a sperimentare nuovi metodi per il parto in acqua.
Dal 1978 al 1985 Michel Odent iniziò ad assistere molti parti in acqua in un piccolo ospedale vicino ad Orléans, in Francia, ed è lui ad essere considerato il vero precursore dell’utilizzo dell’acqua durante il parto.
Da allora le esperienze di parto in acqua si sono moltiplicate in tutto il mondo e a partire dagli anni ottanta anche in Italia.
L’uso dell’acqua apporta benefici non solo durante il parto, ma anche durante la gravidanza.
I benefici dell’attività in acqua sono molteplici:
- sull’apparato cardio-circolatorio (i valori pressori tendono a diminuire, riduzione degli edemi agli arti inferiori, diminuzione della pressione addominale sulla vena cava e aorta);
- sull’apparato respiratorio(la respirazione è facilitata dall’umidità dell’aria, maggiore distensione dei polmoni);
- sulla postura, sulla colonna vertebrale e sul’assetto del bacino (l’immersione riduce la resistenza di gravità e sostiene il peso della donna);
- sull’apparato muscolare ( il tono muscolare si allenta e ciò promuove un rilassamento veloce e profondo)
Questi sono solo alcuni dei benefici che le donne i gravidanza riscontrano facendo attività di preparazione al parto, in acqua. Oltre a questo l’acqua permette alla donna di lasciarsi andare e di rilassarsi, di entrare più facilmente in relazione con il proprio bambino, infatti in acqua la mamma percepisce ancora meglio i movimenti del proprio piccolo. Le donne si sentono leggere e si lasciano trasportare dall’acqua. La piscina rappresenta anche un ambiente che favorisce le relazioni sociali, infatti le future mamme incontrano altre gestanti, che stanno vivendo la loro stessa esperienza e così possono confrontarsi e condividere emozioni, paure e cambiamenti.
Partecipare a corsi di acquaticità in gravidanza è un modo diverso di prepararsi al parto insieme ad altre gestanti e insieme all’ostetrica, sempre pronta a sostenere e a rispondere ad ogni dubbio delle future mamme.
La figura dell’ostetrica è importante per suggerire alle donne gli esercizi giusti da fare e per sostenere la donna non solo fisicamente ma anche emotivamente, cercando di comprenderla in ogni suo aspetto.