
1. Quando sei diventata mamma? L’hai sempre desiderato, o è stato un fulmine a ciel sereno?
Inizialmente la notizia ci ha un po’ lasciati perplessi. Non avevamo niente. Da quando è nata però abbiamo avuto tutte le porte aperte. In meno di 1 anno siamo riusciti a prendere una appartamento in affitto, un nido tutto nostro. Sembrerà banale come cosa, ma per noi era tanto. Avere un nido tutto nostro solo noi tre.
2. La tua prima reazione quando hai saputo di essere incinta.
Il modo in cui ho scoperto di essere incinta non è stato con il classico test, anzi. Mi ricordo che avevo tra l’altro litigato con il mio compagno. Il 10 marzo 2016 (mi ricordo ancora) vado da sola in ospedale al pronto soccorso, senza dire niente a nessuno. Arrivo spiego il mio sentirmi strana, quelle vertigini(mai avute in vita mia) e quella strana acidità di stomaco. Dopo nemmeno mezz’ora dopo avermi fatto il prelievo, mi chiamano in quella stanzetta e mi dicono subito : signorina lei è incinta, anzi incintissima. Io sgrano gli occhi, sotto sotto me lo immaginavo, ma quando ti trovi la certezza davanti è tutta un’altra storia. Non ci credevo. Ero incinta di 6 settimane. È stata una sensazione molto strana. Ho pensato di tutto in quel frangente. E adesso come faremo, un essere così piccolo, noi ancora una vita davanti. Beh tanti pensieri confusi.
3. Hai vissuto una gravidanza serena? 3 parole che descrivono i tuoi 9 mesi di attesa.
La mia gravidanza grazie a Dio è stata molto serena. La pancia pensavo crescesse un po’ di più a dir la verità ahhah. La cosa più brutta era il mal di schiena, essendo abbastanza alta, tutto il peso andava lì. Con tre aggettivi la mia gravidanza la descriverei: spensierata, ansiosa(sopratutto l’ultimo mese), preoccupante.
4.Se ne hai voglia, raccontami brevemente il tuo parto.
il mio parto è stato indotto purtroppo. Volevo avvenisse tutto in maniera più naturale possibile (come tutte d’altronde). Ma ecco che arriva l’ossitocina. Avendo poco liquido per evitare di far sforzare la bimba, me lo hanno indotto a 39+3.
Arrivo in ospedale 1 novembre 2016 con perdite rosa, pensavo mi rimandassero a casa, invece niente ricoverata. I medici erano pronti per indurlo il giorno dopo, ma ecco che la notte del 2 iniziano le contrazioni, piano piano più forti. Arriva la visita alle 11 del mattino dicendo solo che ero dilatata di 3 centimetri. Non avevo dormito niente, e mangiato solo 3 fette biscottate con un po’ di the. Sembravo una matta in cerca di cibo, avevo un fame assurda ahah. Arrivano le 12 ed entro in sala parto ed ecco la famosa ossitocina. Avevo paura li per lì. Alle 14 chiedo l’epidurale, non avevo forze, anche le ostetriche erano d’accordo, senza quella non sarei riuscita a superare le spinte. Ero pallida sembravo uno zombie anzi peggio. Ma ecco che alle 16.15 dopo 30 minuti di spinte esce la piccola peste Cecilia.
5. I tuoi primi giorni da mamma, è andato tutto come ti aspettavi? Le tue prime sensazioni.
Se devo dire la verità. Appena è nata, non realizzavo niente, nemmeno in ospedale, dopo poche settimane quando già eravamo a casa ho iniziato a realizzare il tutto. È una sensazione che forse le mamme capiranno, uno deve passarci per capire. Essendo così giovane, non mi immaginavo che un essere così piccolo potesse riempire così tanto.
6. La tua esperienza con l’allattamento
Per quanto riguarda l’allattamento ho scelto il seno, nonostante tutto. Dico nonostante tutto perché molte mamme si scoraggiano subito e passano alla giunta. La bimba ai primi controlli era calata molto di peso. Le ostetriche mi dissero di passare a una giunta. La bimba era molto pigra, sia addormentava sempre durante l’allattamento. Ho avuto le ragadi. Un dolore atroce, ma nonostante questo andavo avanti. La attaccavo ogni due ore, anche se dormiva la svegliavo così di giorno e così di notte. Tengo molto a questo. Sono stata anche aiutata molto dalle ostetriche che mi hanno seguito per i primi 3 mesi della bimba. Ora abbiamo fatta 1 anno di tetta da poco. Ora l’ha presa più come una coccola. Prima di andare a letto, senza tetta non si dorme ahhahah. Devo ammettere che è una grande alleata. Soprattutto quando sei fuori, taaaac ecco che spunta la superpoppa a salvarti la vita.
7. Com’è cambiata la tua vita da quando sei mamma? Riesci a ritagliarti del tempo solo per te?
La mia vita è cambiata molto. A 22 anni la prima cosa che pensi è ballare, uscire, stare fino alle 6 di mattina fuori e fare cazzate. Ora dedico il tempo a lei. Ha solo un anno ed è il più importante. Devo ammettere che adesso mi resta difficile fare le ore piccole di una volta, già alle 9 e mezzo di sera ho bisogno degli stuzzicadenti per gli occhi. Ciò non toglie però, che uno si debba trascurare. Anzi. Io penso che la maternità mi abbia dato un altra luce. Sono molto caciaorona, la matta del gruppo insomma, non dico di essere cambiata dal quel punto di vista, ma diciamo che adesso ho altre priorità importanti. Le uscite le faccio, le amiche le vedo ci esco. Penso anche a me insomma. Soprattutto questo periodo, agli inizi devo ammettere che non è stato così. La bimba mi teneva molto impegnata sopratutto con l’allattamento.
8. Come concili la vita lavorativa e la vita da mamma?
Ho un Lavoro part time. Riesco a conciliare tutto. Grazie all’aiuto di nonna, sorella e amica. Sono tornata a lavoro quando la bimba aveva 5 mesi. All’inizio è stata dura, tira il latte di qua, fai su e giù. Adesso è molto diverso, mangia tutto, sta iniziando ad essere un po’ più autonoma, quindi è tutto molto più semplice.
9. 3 aggettivi che ti descrivono come mamma, che tipo di mamma sei?
Sono una mamma pazza. Così mi chiama mia mamma. In senso positivo eh!! Sono molto apprensiva, ma non tanto possessiva. La bimba è molto attiva e si trova bene con tutti. Ho voluto insieme al mio altro matto(il mio compagno) lasciarla il più libera possibile, vogliamo che scopra tutto con i suoi occhi. Molte volte ci dicono oddio attenti che casca, attenti che si spiaccica le mani. Noi rispondiamo che si cresce sola. Se si fa male, sa che la prossima volta non ci deve andare. Del tipo dagli errori si impara, ecco una cosa così. Ovvio siamo sempre attenti, ma la guardiamo da lontano, per vedere cosa riesce lei a fare.
10. L’accudimento del tuo/tuoi bambino/i è compito tuo, o riesci a collaborare con il tuo compagno? Come vi dividete le cose da fare?
Il mio compagno mi aiuta. Collaboriamo a casa, ovvio non c’é solo la bimba. Ci sono i piatti, c’é da passare il cencio, rifare il letto, aspirare tutto, fare il bucato, cucinare, cucinare alla bimba, cambiare la bimba. Quindi molte cose da fare. Gestiamo tutto dividendoci i ruoli. Tipo : mentre lavo i piatti, lui da da mangiare alla piccola, mentre spazza io cucino e cosi via.
11. 5 consigli per una neo mamma!
Alle neo mamma posso dire di stare tranquille, che se un giorno dite basta mollo tutto, non c’è la faccio più, di avere forza, di fare un respiro e andare avanti. Giocate il più possibile con i bimbi, fate loro tantissime foto perché vi dimenticherete subito di quando erano piccoli. Vi consiglio di coccolare anche il vostro marito/compagno, parlate tanto, dite come vi sentite. Se vi sentite stanche e non aiutate ditelo. Per me la chiave giusta è parlare e sfogarsi. Sarà la 1819877 volta che ve lo sentirete dire ma godetevi ogni istante, anche il cambio del pannolino ahahhaah. Io vedo crescere la mia bimba giorno dopo giorno, e passa così veloce il tempo. Mi ricordo che tutti questi consigli me li dettero, io non ci credevo dicevo, tanto ogni gravidanza, ogni vita è a sé. Invece no. Non è così. Posso dire.. Cavolo ammetto avevate ragione!!!
Un bellissimo racconto quello di Maria, una gravidanza non cercata, ma non per questo meno desiderata, con nuove consapevolezze e responsabilità. Una mamma che ha lottato contro le difficoltà per garantire il meglio alla sua bimba; ma non ha perso la spontaneità, l’allegria e la leggerezza della sua età.
Coraggio, amore, complicità e spensieratezza, Maria ti auguro un futuro raggiante per mano alla tua piccola Cecilia, l’uragano che ti ha stravolto la vita.