DIVEZZAMENTO

Quali sono i tempi del “divezzamento”?

TERMINOLOGIA

Prima di tutto capiamo meglio i termini, “DIVEZZAMENTO” O “SLATTAMENTO” sono termini più adatti rispetto al diffuso “svezzamento”, termine comparso nella seconda metà del diciannovesimo secolo che comporta una valenza negativa data alla suzione al seno (letteralmente “togliere il vezzo” o “il vizio”). “DIVEZZAMENTO” significa: la modifica della pratica alimentare del lattante con il passaggio da un’alimentazione esclusivamente a base di latte a un’alimentazione sempre più simile a quella dell’adulto, fatta di semi solidi o solidi. Al centro di questa definizione dunque troviamo lo sviluppo del bambino e le abitudini socio culturali della famiglia.


I TEMPI DEL “DIVEZZAMENTO”                                              crema-pollo-carote-svezzamento

Quali sono i segnali da osservare? Quando è pronto il bambino?

  • sta seduto
  • perde il riflesso di protrusione della lingua (tiene in bocca il cibo, non sputa)
  • compaiono i denti
  • beve dal bicchiere
  • mostra interesse per il cibo, presenta coordinazione mano-bocca
  • gioca a “prendere l’oggetto e farlo cadere”, gioco della separazione (difficilmente sono presenti prima del sesto mese).

L’OMS consiglia di iniziare il “divezzamento” verso 8/9 mesi.

Perché aspettare?

Il fatto re principale è che il sistema digestivo è immaturo e non ha quindi le competenze per assimilare gli alimenti. Il sistema enzimatico arriva  a maturazione verso i 2/3 anni di vita del bambino, per cui si può aspettare ad inserire gli alimenti con calma.

Il seno produce livelli più alti di IgA e sostanze specifiche anti IgE dopo i 5 mesi e mezzo di vita del bambino, perchè è previsto che il bambino cominci ad esplorare il mondo e sia quindi più facilmente esposto ad allergeni (gli IgE sono responsabili delle allergie).

Quindi è importante stimolare in modo naturale il sistema immunitario e portarlo a contatto con le sostanze estranee (il cibo) in modo graduale.

Intorno ai 9 mesi di vita il sistema neuro-immuno-endocrino si stabilizza. I bambini allattati al seno esclusivamente, fino ai 7 mesi hanno maggiori riserve di ferro rispetto a quelli che hanno avuto un “divezzamento” precoce.

Scelta degli alimenti

Proteine vegetali: le più simili alle proteine del latte materno ( Frutta, verdura, cereali, legumi).

Proteine animali: sono ad alto impatto sul sitema immunitario (Yogurt, ricotta, pesce, uovo-tuorlo, verso i 9/10 mesi, carne).

Procedere con molta calma nell’introduzione! Soltanto il primo gruppo è sufficiente a soddisfare il fabbisogno del bambino.

Come                                                                                               svezzamento

  • dare da mangiare al bambino con il cucchiaino
  • introdurre cibi solidi per favorire la masticazione
  • accompagnare sempre con il latte materno, perchè aiuta il sistema enzimatico, corregge le carenze, i bambini equilibrano il fabbisogno energetico tra latte e cibi solidi
  • iniziare con le merende, in un ambiente tranquillo
  • un cibo nuovo alla settimana, qualche cucchiaino, mai forzare il bambino
  • educare a “mangiare con piacere”

Cibi da mangiare con le mani

  • frutta o verdura grattugiata                                     svezzamento-0
  • pezzetti di pane integrale
  • cibi morbidi a dadini
  • piselli

Cibi facilmente allergizzanti

  • latte vaccino
  • uova (iniziare con il tuorlo)
  • agrumi e frutti di bosco
  • fritti
  • no zuccheri attraverso miele, biscotti, caramelle, frutta candita e sciroppata o cibi troppo salati
  • pomodoro
  • pesce
  • cioccolato

Ritardare il “divezzamento” in caso di:

  • prematuri
  • bambini che hanno ricevuto l’aggiunta di latte artificiale nei primi giorni di vita
  • bambini con dermatite allergica
  • genitori allergici
  • bambini malati o vaccinati
  • presenza di crosta lattea
Meglio dopo i 3 anni ( per eventuale rischio di soffocamento):
  • noci
  • acini d’uva
  • popcorn
  • grossi pezzi di carne
  • carota cruda o gambo di sedano

COSA RICORDARE:

  • Nei primi 2 anni di vita seguire un’alimentazione naturale fisiologica
  • 6/12 mesi: latte materno a richiesta con introduzione di frutta, cereali, verdure (merende e uno o due pasti)
  • 12/24 mesi: un pasto a base di cereali, verdura, tuorlo d’uovo, yogurt, formaggio fresco, pesce (sogliola o pesce azzurro); un pasto a base di cereali, verdura, legumi e frutta.
  • Si raccomanda l’assunzione saltuaria di formaggi stagionati e latte vaccino, non farla rientrare nell’alimentazione quotidiana di un bambino nei primi 2/3 anni di vita; limitare le proteine animali nel primo anno di vita (carne, pesce,uova,formaggio).

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