vita da mamma

Vita da mamma: Evelina

Ciao a tutti!

Visto il grande riscontro da parte vostra, ho deciso di dedicare alla rubrica Vita da mamma tutti i giovedì. Oggi vi presento Eve, giovane mamma fuori sede di Alessandro. Eve vive in Australia da diversi anni e lì ha deciso di costruire la sua famiglia.

Simpatica, dinamica, irriverente e a tratti comica, e sempre molto spontanea,  Eve racconta le sue avventure nel blog una mamma fuori sede  su notonlymama e sul suo profilo instagram. Vi consiglio di seguirla perchè vi farà fare delle grandi risate!

Sono Evelina, ho 29 anni, sono nata in Emilia Romagna ma ho sempre vissuto nella provincia di Milano. Sei anni fa mi sono trasferita in Australia con colui che poi è diventato  mio marito e non ho ancora capito bene il perché, è  semplicemente andata così, mi riferisco al fatto di essermi trasferita non al fatto che lui sia diventato mio marito!

Sono una personcina…aspetta,com’è che mi definiscono gli altri? Ah si una pazza isterica. Diciamo che mi faccio sempre riconoscere,in tutte le situazioni, mia madre però non ha mai confessato che da piccola mi ha morso una tarantola. Mi piace molto ridere e prendermi gioco di me stessa, mi è sempre piaciuto raccontarmi tant’è che dopo essere diventata mamma ho deciso di aprire una pagina instagram e un blog tutto mio “Unamammafuorisede” non sono molto constante sul blog ma se volete leggermi una volta al mese potete farlo su @notonlymama dove racconto la mia avventura Australiana e  su Instagram dove scrivo giornalmente le mie cavolate.

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 1. Quando sei diventata mamma? L’hai sempre desiderato, o è stato un fulmine a ciel sereno? 

Sono diventata mamma di Alessandro il 4 Dicembre 2015. Ho sempre saputo che il mio ” lavoro” sarebbe stato quello di essere madre, ho al mio fianco un grande esempio, mia madre e ho sempre desiderato diventare come lei ( rompipalle lo siamo uguale!)

2. La tua prima reazione quando hai saputo di essere incinta.

Alessandro non si è fatto attendere poi così tanto, la seconda volta che ci provavamo sono rimasta incinta, avevo comprato degli stick per l’ovulazione e a quanto pare sono serviti. Una settimana prima del ciclo ho fatto il test, l’attesa non fa per me. Quando ho visto le due lineette rosa non ci credevo, saltellavo e poi mi fermavo e dicevo “calmati che devi superare i 3 mesi”  perché sono ottimista io! Ho preso una busta regalo e ho messo il test dentro e l’ho data a mio marito, la sua prima reazione? “Di già ?” Noi siamo romantici. Forse sperava di divertirsi ancora un po’ ma Ale l’ha fregato.Game Over Dad.

3. Hai vissuto una gravidanza serena? 3 parole che descrivono i tuoi 9 mesi di attesa.

Gravidanza serena? Cosa vuol dire questa parola? Le tre parole per descriverla sono : Ansia, ansia e ancora ansia. Diciamo che non ho incontrato dei dottori che mi hanno aiutata a stare serena anzi, hanno complicato la situazione, vi dico solo che mi sono fatta fare un amniocentesi intorno alla 14esima settimana e serena lo sono stata quando ho visto mio figlio.

4.Se ne hai voglia, raccontami brevemente il tuo parto.

Adesso voi non ci crederete perché lo so che è una cosa che fa pensare che sto dicendo una cavolata ma, io durante il parto mi sono divertita.Ho partorito qui a Melbourne, il travaglio non ve lo racconto, le prime contrazioni sono iniziate il Lunedì e ho partorito Giovedì. Di una cosa ero certa, volevo l’epidurale da quando ho visto che il test era positivo. Santa, santa subito. Prima però mi hanno fatto una dose di oppiacei e  ho provato il Gas, una drogata insomma. Invitavo i dottori ad unirsi al “party” e dicevo un sacco di cavolate. Vi dico solo che ho tenuto il culo contratto per 12 ore perché avevo paura di farmela addosso e anche quando mi dicevo di rilassarmi lui rimaneva contratto, ho fatto ginnastica.Quando è arrivato il momento di spingere non ce la facevo, ridevo per l’accento dell’ostetrica e mi incavolavo perché mio marito voleva stare davanti e guardare. Mi hanno portata in sala operatoria dicendomi che provavano con il forcipe e la ventosa e che se non riuscivano mi avrebbero fatto il cesareo così, mi hanno fatto una dose più  forte di epidurale per essere pronti. Non sentivo nulla dal seno in giù. Ale è nato alle 00.12  dopo 3 spinte, non chiedetemi come perché io mi sentivo di spingere solo con la mente.

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5. I tuoi primi giorni da mamma, è andato tutto come ti aspettavi? Le tue prime sensazioni.

I primi giorni sono andati più o meno come mi aspettavo, non vedevo l’ora di andare a casa mia. Dopo due  giorni è arrivata mia mamma e mia sorella, mi hanno aiutata moltissimo nel primo mese, mia madre mi ha permesso di dormire qualche ora di più perché si occupava di Alessandro come se fosse suo figlio. L’unica cosa che mi ha spiazzata davvero sono stati gli ormoni, ogni sera guardavo il mio piccolo e piangevo, era un misto di felicità, paura e amore puro, mai provato prima.

6. La tua esperienza con l’allattamento

Ho provato ad allattare per giorni,poi sono passata al latte artificiale, era una cosa che non mi faceva stare bene, piangevo e mi disperavo perché Ale non riusciva ad attaccarsi. Ho sempre pensato che un bambino abbia bisogno di una madre serena e così ho optato per il latte in polvere.

7. Com’è cambiata la tua vita da quando sei mamma?

La mia vita è cambiata molto, mi sono sempre sentita abbastanza sola in questi sei anni , Ale mi ha permesso di prendermi cura di lui insegnandomi ad essere una mamma giorno per giorno, anche a sue spese come quella volta che mi è caduto dal letto e dal divano e poi dal letto ancora. Perdonami Ale. Lui ha reso le mie giornate piene, prima avevo tanto tempo per annoiarmi adesso non so nemmeno cosa significhi.

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(Foto di Effeanfotografie)

8. 3 aggettivi che ti descrivono come mamma, che tipo di mamma sei?

Apprensiva, coccolosa e multitaskin.

9. La tua giornata tipo da quando sei mamma

La mattina ci svegliamo intorno alle 9/9.30 dopo nottate più o meno da panico con Ale che si sveglia 3/4 volte. Non ho ancora ben capito per quale ragione, forse si vendica per tutte le volte che lo strapazzo. Facciamo colazione, poi si mette a giocare mentre io sistemo e preparo pranzo. Mangiamo intorno alle  le 12.30 poi verso le 2.00 riposino fino alle 4, un giro in bicicletta e chiaccherata con i nonni e la zia con Whats App. La sera ceniamo cinque volte alla settimana io e lui a lume di candela, ma non perché non ho pagato la bolletta della luce, perché ci amiamo! Scherzo, le candele non le uso, siamo una coppia pericolosa io e lui. Mio marito lavora di sera tranne due giorni a settimana così siamo soli io e Ale.Verso le 9 andiamo nel letto,  un po’ di coccole , poi Alessandro si addormenta e io passo al relax  o altrimenti detto “al cazzeggio” per poi svenire in un sonno semi-profondo.

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(Foto di Effeanfotografie)

10. 5 consigli per una neo mamma!

Non sono proprio brava con i consigli, mi sento solo di dirvi di  essere voi stesse anche quando vi sentite che tutto sta crollando, è giusto reagire ma la tristezza e la paura fanno parte di noi ed è giusto affrontarla senza sentirsi in difetto. Non permettete a nessuno di farvi sentire non  adatte o non abbastanza brave, ogni bambino ha la sua madre perfetta.

Ringrazio Eve per essersi raccontata con simpatia, ironia, schiettezza e spontaneità, grazie per averci fatto conoscere la tua esperienza di mamma expat, che in mezzo alle tante difficoltà, che immagino ci siano, fa trasparire tanta gioia, positività e coraggio.

Un invito a tutte le mamme a non voler essere perfette a tutti i costi, perchè per i nostri bimbi lo siamo già, così come siamo.

Vi aspetto il prossimo giovedì con la storia di un’altra mamma e se avete voglia di raccontare la vostra storia scrivetemi su caterinastefanelli@yahoo.it

Alla prossima!

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