Proprio qualche giorno fa stavo conducendo un corso di preparazione alla nascita e stavo parlando con le coppie di quanto fosse importante la figura del papà, in gravidanza, ma soprattutto durante il parto e i giorni successivi alla nascita.
Mentre parlavo, mi sono accorta che alcuni di loro si sono commossi. Che bello vedere una coppia in attesa che si emoziona, che consivide i sentimenti e non si vergogna di mostrarli anche davanti agli altri.
Da qui ho pensato che mi sarebbe piaciuto condividere con voi qualcosa che ho detto a loro.
La figura del papà in gravidanza, sin da subito, viene considerata un po’ meno rispetto a quella della mamma. Tutte le attenzioni sono rivolte a lei e al bimbo che porta in grembo. I papà sono però fondamentali nel dare sostegno “dietro le quinte”, aiutare, confortare e per loro non è affatto semplice. Una mamma diventa madre appena vede il test di gravidanza positivo, per un papà invece è molto più complicato entrare dentro questa nuova ottica, e vivere i cambiamenti in terza persona. Le donne in gravidanza cambiano molto, fisicamente, anche emotivamente e caratterialmente e stare accanto a loro non è facile.
Un papà è una roccia per le mamme in difficoltà, il suo sostegno e la sua presenza sono imparagonabili ad altro.
Durante il travaglio e il parto un uomo si sente in difficoltà: vedere la propria compagna soffrire e poter “solo” cercare di sotenerla senza essere invadente ed inopportuno; un compito davvero importante. Un uomo diventa papà appena vede il proprio piccolo, difficilmente ho visto un papà presente in sala parto, non commuoversi una volta nato il proprio bambino. Tutte le emozioni si fanno spazio in quell’istante ed escono fuori.
Da quel momento in poi un papà si trova a dover indossare i panni del supereroe per proteggere la sua famiglia: dalle intrusioni esterne di chi vuole dire la propria e diventa un pilastro fondamentale per la sua famiglia. La mamma non ha occhi che per il suo piccolo e i primi giorni sono di un’intensità emotiva enorme. I papà spesso si trovano un po’ spaesati, dai cambi repentini di umore delle compagne e a dover gestire l’arrivo del nuovo arrivato ancora difficile da comprendere e ancora troppo piccolo per poterselo godere come vorrebbero. Sono spesso impacciati, ma dolcissimi.
Un papà in questo momento deve occuparsi delle cose pratiche e dare aiuto alla compagna dandole sostegno e dandole il tempo di occuparsi del piccolo e di riposarsi.
Anche qui il suo ruolo si fa fondamentale, difficile entrare a rompere l’idillio tra mamma e bimbo appena nato, difficile ritagliarsi un nuovo ruolo.
Non è vero che i bambini sono della mamma soltanto, un papà arriva là dove una mamma non ce la fa, spesso meno presente, per forze di causa maggiore ma non per questo meno attento alla crescita dei suoi bambini.
La presenza di un papà nella vita di un bambino è importantissima e a mio avviso i compiti tra mamma e papà devono equipararsi ed essere gli stessi.
Per i papà meno presenti che lavorano, per chi invece decide di stare a casa per godersi i figli, per i papà che tornano tardi, ma hanno ancora voglia ed energia per giocare con i propri cuccioli. Per i papà che giocano con le bambole e con le macchinine, per quelli che vanno ai saggi di danza e alle partite di calcio dei propri bambini. Per i papà che con la loro forza riescono a riaccomodare tutti i giochi rotti e riescono a montare qualsiasi cosa. Per tutti i papà attenti alla crescita dei loro bimbi, e per quelli che vorrebber essere più presenti ma non possono. Per tutti i papà che amano i propri bambini fin dal primo istante, per chi ha l’istinto paterno e per chi non ce l’ha, ma lo scoprirà piano piano.
AUGURI A TUTTI I PAPA’, CHE MONDO SAREBBE SENZA DI VOI?
